Vox populi: Aut-Aut.

di Concetto Sciuto

L’avevamo capito tutti che si trattava solo di una questione di tempo e che prima o poi saremmo arrivati a un punto di non ritorno. Così è stato.

Tifoserie rossazzurre Vs società Calcio Catania, adesso è una contrapposizione netta, forse insanabile, due sponde sempre più divise da un impraticabile fiume in piena dove scorrono anni di fallimenti, sconfitte,  un fitto via vai di tecnici con qualcuno rimasto solo un paio di settimane, giocatori pagati e relegati in tribuna o puniti in attesa di giudizio attendendo ancora un perché, il tutto ornato da illusioni e assicurazioni che regolarmente sono venute meno e scivolate giù, lentamente, come foglie appassite in una ventosa giornata autunnale. Ed è stata forse la persona meno adatta a questo tipo di confronti, non fosse altro per indole e non per alterigia, che ha deciso di provare a chiarire, con una rappresentanza dei tifosi, l’intricato punto della situazione, dopo mesi di dialogo tra sordi, anzi tra sordi e muti, chi sia stato l’uno, chi l’altro, fate voi, in questo momento poco importa. Occorreva un chiarimento da uomini e tra uomini, dai contenuti forti, dagli impegni improrogabili, di quelli che, se disattesi, daranno un definitivo stop a un andazzo sempre più ansimante, ma se mantenuti dovrebbero invertire quella marcia a ritroso che ha portati distanti tutti da tutto, costringendoli a rifugiarsi in una Torre di guardia (o del Grifo) nella speranza chissà di chi o di cosa potesse deviare un corso degli eventi già tracciato, più da errori che dal destino. Pertanto, adesso sono rimaste a disposizione solo due scelte: o serie B o…serie B, altre soluzioni non saranno ammesse, in caso contrario, come promesso dal patron, questa dirigenza, o buona parte di essa, non vedrà un sesto campionato di serie C. Un impegno che se non riuscirà a fare da collante tra le due parti contrapposte, almeno , per adesso, dovrebbe  mitigare un clima pre-alluvione, ma di quelli che spazzerebbero via tutti gli entusiasmi lasciando spalti deserti dove, in un rumoroso silenzio, riecheggerebbero antichi fasti che nessuno vuole più rievocare, almeno non oggi. Sarà, pertanto, l’ennesima, reiterata, sfida e i tifosi, come sempre, ci saranno, a maggior ragione in un contesto in cui nessuno potrà più sbagliare.

“Binomio inscindibile”, certo che mai un claim è stato così inopportuno, perché di binomio è rimasto ben poco. Tra tifosi e squadra lo si può ancora riscontrare aggrappato a quel tenue, ma robusto, filo chiamato passione per la maglia e la sua storia, mentre all’interno della società è intuibile, anche se non comprovata, una scollatura di un binomio che ci ha fatto tanto gioire ma che è transitato da scelte azzeccatissime a errori trasformando sogni in incubi, modificando l’urlo delle curve  da “presidente salta con noi” a…”andatene via” o peggio ancora spesso si è trasceso perfino nel volgare. E adesso si ripartirà almeno da qualcosa, che non è poco e nemmeno tanto, forse sono state fatte quelle (ra)assicurazioni che occorrevano, ponderate e ci si augura risolutive: in un senso o nell’altro. Tutta Catania desidera in una sola direzione. Banalmente inutile specificare quale.

Catania, 12 ottobre 2019

Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Sud life barbadillo.it e layout Chiara Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine )

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com