Jano Di Mauro & Danilo Ferrari: oggi sale a bordo la speranza.
di Concetto Sciuto
Siamo tutti d’accordo con l’antico proverbio che una immagine vale più di mille parole. Eppure, stavolta, non ce ne voglia Confucio se deroghiamo alla sua massima, l’evento racchiude molto di più di quello che potrebbe descrivere la foto. Ma andiamo per ordine. L’imbarcazione che vedete a destra con la scritta “Guardia Costiera Ausiliari Augusta” non è un motoscafo qualsiasi, questo natante rappresenta in sé migliaia di barche con i suoi drammi umani, i suoi morti, le sue intime tragedie, le sue infinite sofferenze. Difatti, fino a poco tempo fa era in mano ai tristemente “famosi” scafisti, uomini (?) senza scrupoli che, spinti dalle loro bavose, insaziabili, avidità, speculano sulle disperazioni di altri uomini, e dopo il suo sequestro, grazie alla disposizione da parte del tribunale di Catania, è stata consegnata alla Marina Militare e a sua volta, per scelta di quest’ultima, è stata affidata ai volontari della Guardia Costiera Ausiliaria di Augusta. Così, dopo settimane di lavori di manutenzione per riportarla a uno stato dignitoso anche da un punto di vista estetico, è stata varata lunedì 19 agosto con un padrino speciale come Danilo Ferrari, ragazzo affetto da tetraparesi spastico-distonica con assenza di linguaggio, una condizione che però non gli ha mai impedito di realizzare buona parte dei suoi sogni: evento di oggi compreso. Ed è stato personalmente il contrammiraglio Andrea Cottini comandante di Marisicilia che, oltre a dare una caratura di alto livello istituzionale all’evento, ha idealmente consegnato l’imbarcazione proprio ai “ragazzi” ausiliari di Augusta con Jano di Mauro in testa e numerosi volontari che, insieme alla Marina Militare e alla Guardia Costiera, sono l’altro vero cuore pulsante di chi salvaguarda le nostre coste e le nostre vite in mare. Un varo che potrebbe sembrare frutto del caso anche se, scusateci il gioco di parole, forse non è stato proprio un caso che Danilo abbia fatto da testimonial a questo particolare evento.
Perché, con queste premesse, e provando ad arzigogolare in mezzo a un costruttivo flusso di pensieri, potremmo scorgere un delicato filo comune che lega questo sequestro, con il suo passato intriso di dolore, e un futuro fatto di speranze, anche attraverso il sorriso di Danilo che ha imparato sulla sua pelle cosa sia la sofferenza e come bisogna superarla anche, o soprattutto, grazie all’aiuto di chi comprende e prova ad arginare le tue afflizioni. Un parallelismo che ha trovato in questo varo un punto d’incontro: il desiderio di un futuro migliore per chi soffre. Ma c’è altro. Chi ha pensato ad “architettate” il tutto, è stato un uomo dal cuore infinito come l’orizzonte che scruta ad ogni sua navigazione, e di una sensibilità profonda come il suo mare che ama da sempre, quel Jano Di Mauro che preferisce spendere il suo tempo, e le sue energie, prodigandosi per gli altri. Tecnicamente si chiama altruismo, un termine facile a scriversi, ancora più semplice pronunciarlo, “leggermente” più complicato metterlo in atto. Spendersi per il tuo prossimo, senza nemmeno attendersi un grazie, l’altruismo è questo: dai a prescindere, se così non fosse parleremmo d’altro.
Una giornata che si è conclusa con un entusiasmante giro in barca, con ben quattro natanti alcuni messi a disposizione anche da privati, e un profluvio di dettagliate spiegazioni descrittive delle spettacolari coste del mare di Augusta grazie a una decina di volontari ausiliari. E dopo questa edificante esperienza, una riflessione è d’obbligo: si parla tanto d’immigrazione, troppo spesso senza nessuna cognizione di causa, poi invece c’è chi agisce in un umile silenzio che solitamente distingue chi opera da chi perde tempo in mere, quanto infruttuose, diatribe da salotto. Oggi siamo felici di aver dato voce anche a loro, perché lo meritano di cuore, non fosse altro che rappresentano la parte migliore della nostra Nazione.
Catania 19 agosto 2019
Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com