Il Catania, tre reti in tredici minuti, crede di aver chiuso subito la “pratica” ma la Paganese si porta sul 2-3. Alla fine arriva la vittoria e i rossazzurri s’avvicinano alla vetta.
Dopo la bella vittoria ottenuta ai danni del Trapani il Catania era chiamato sul campo dell’ultima in classifica a tramutare in pratica tre punti che alla vigilia non apparivano certo proibitivi, anche se la storia del calcio ci ha insegnato che non sempre i risultati largamente previsti si verificano. Con le sue diciotto reti subite in appena sei gare, ovvero la media di tre a partita, la Paganese non costituiva di certo un ostacolo insormontabile ma il Catania, un po’ per quella forma di rispetto che si deve a qualunque avversario, un po’ per quell’intelligenza tattica che dovrebbero avere tutte le squadre, a scanso di equivoci e per evitare eventuali rischi, ha affrontato i campani con la massima concentrazione e il massimo impegno, almeno per la prima mezz’ora. Visto che fra le due formazioni c’è in questo momento una categoria e mezza abbondante di differenza, dato che il Catania è una buona squadra di serie B costretta a giocare nella serie inferiore, mentre la Paganese attuale è una squadra debolissima di serie C, il risultato non poteva essere diverso da quel che si sperava che fosse. La sorpresa piacevole che i ragazzi di Sottil hanno riservato ai tifosi rossoazzurri è stata quella di segnare tre reti poco più di dieci minuti e ritenere di chiudere subito la “pratica” Paganese. La vittoria, come è logico che fosse, è arrivata ma più sofferta di quanto il primo quarto d’ora aveva fatto ritenere.
Per la gara esterna contro i campani il tecnico degli etnei Andrea Sottil ha inserito Esposito, squalificato contro il Trapani, e ha riproposto dal primo minuto Scaglia e Bucolo e ricomposto la coppia d’attacco Marotta – Curiale tenendo inizialmente a riposo Manneh. Da parte sua il tecnico della Paganese Fusco, alle prese con le gravi assenze di Cesaretti e Fornito, ha schierato una formazione coperta nella speranza di limitare i danni. La gara era appena iniziata, agli ordini del signor Mercenaro di Genova, che il Catania, dopo appena quattordici secondi, passava in vantaggio con Marotta il quale riceveva una sponda da Curiale e approfittava di una dormita generale della difesa avversaria. La Paganese era ancora attanagliata dall’emozione e il Catania al 3’ raddoppiava con Curiale. Al 13’ arrivava il tris dei rossazzurri ancora con Marotta che s’insediava nell’area avversaria e batteva l’incerto Galli. A quel punto, dopo meno di un quarto d’ora, la partita poteva dirsi conclusa e il Catania aveva il torto di pensare d’aver già vinto, ma le gare durano novanta minuti più il recupero. Sul triplo vantaggio per il Catania i ritmi diventavano blandi, il Catania controllava la gara, la Paganese ci provava e al 38’ accorciava le distanza con Parigi di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto magistralmente da Scarpa.
Il Catania andava al riposo forte del doppio vantaggio e non fiutava nessun pericolo. Nella ripresa, 52’ Nacci si procurava una preziosa punizione dal limite e il sempre verde Scarpa riusciva a cogliere l’incrocio dei pali.
La partita da chiusa, all’improvviso e sorprendentemente, almeno in teoria, s’apriva. La Paganese cominciava a credere nella grande impresa e il Catania aveva qualche piccola apprensione. Al 75’ i padroni di casa andavano vicinissimi al clamoroso 3-3 con Parigi che colpiva di testa su punizione scodellata in area da Scarpa, ma Pisseri riusciva a evitare il peggio. Comunque, fra le due squadre la differenza tecnica è davvero notevole e i rossoazzurri facevano più attenzione e cercavano la rete della sicurezza. Intanto al 64’ avveniva l’esordio stagione di Llama che prendeva il posto di Lodi. La rete della sicurezza per il Catania arrivava all’82’ con Curiale che in assenza di Lodi trasformava un rigore concesso per atterramento dello stesso attaccante.
Il Catania rimaneva attento e trasformava i tre punti possibili in reali.
I rossazzurri, con quattro vittorie e un pareggio nelle prime gare disputate, hanno confermato di essere la squadra favorita per la vittoria del girone, anche se il Trapani, dopo la battuta d’arresto subita al Massimino si è subito ripreso e ha travolto il Rieti e la Juve Stabia non sembra avere nessuna intenzione di mollare.
Per i ragazzi di Sottil ci sarà di stringere i denti, a partire da martedì quando andranno a far visita al Monopoli, una squadra di maggior valore della cenerentola Paganese.
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Catania, 21 ottobre 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy project Magazine
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