Sambuca di Sicilia sede regionale del BIO

In crescita i valori di agricoltura biologica e valorizzazione del territorio

Di Serena d’Arienzo

Il movimento dell’agricoltura biologica sta prendendo sempre più piede non solo nella vita quotidiana dei consumatori, ma anche a livello istituzionale e territoriale.

Non a caso, proprio giorni fa si è svolta a Roma, come ogni anno, l’assemblea Nazionale delle Città del Bio, sulla scia della nuova legge sull’agricoltura biologica che prevede il coinvolgimento delle municipalità nella costituzione dei cosiddetti biodistretti.

All’incontro, non poteva mancare all’appello l’assessore alle politiche agricole e attività produttive di Sambuca di Sicilia, Giuseppe Oddo, sempre in prima linea nella promozione della propria entità territoriale, ormai sotto la dicitura Biodistretto Borghi Sicani, che abbraccia i territori tra l’agrigentino e il palermitano, quali il Comune di Sambuca, aprifila dell’iniziativa del Biodistretto sicano, e i Comuni di Sciacca, Menfi, Giuliana, Caltabellotta, Contessa Entellina, Montevago e Santa Margherita Belice.

Con la dicitura di ‘biodistretto’ s’intende un’area geografica a vocazione prettamente biologica all’interno della quale agricoltori, semplici cittadini, operatori turistici, associazioni ed enti pubblici si occupano di concerto della gestione sostenibile delle risorse del territorio sicano, operando secondo i criteri tipici della filiera corta, in cui dalla produzione si passa direttamente al consumo, affidandosi anche all’organizzazione di mense pubbliche di stampo biologico.

Uno sviluppo sostenibile ed ecologico che tiene conto di una promozione a tuttotondo del territorio di riferimento, ponendo le basi per una piena valorizzazione delle potenzialità economiche, socio-culturali e turistiche dei Comuni del biodistretto, non senza la sensibilizzazione delle comunità locali non solo all’importanza della produzione agricola biologica, ma anche ai cosiddetti acquisti verdi.

Durante l’incontro romano, è stata Sambuca di Sicilia ad essere ufficializzata quale sede regionale di Città del Bio, con numerosi eventi e iniziative che coinvolgeranno la comunità locale e diffonderanno i valori del biologico.

Valori che non rimarranno relegati entro i confini regionali, almeno secondo la proposta che prevede la costituzione di una fondazione per l’agricolatura Bio Europa-mediterranea. Città del Bio farà tappa in autunno a Tunisi per incontrare le rappresentanze delle amministrazioni locali e produttori di quel paese come prima tappa del percorso dell’istituzione Bio Europa-Mediterranea.