Sulla ruota di Caserta esce il più scontato dei risultati: Casertana e Catania non si fanno male, il Lecce non vuol perdere la dignità e il Catania sale sull’ultimo vagone dell’ultimissimo treno agganciando il posto utile per i Play off.

Adesso si può volare solo se spinti dalle potenti ali della fantasia. Il Catania targato Pulvirenti ottiene il magro bottino di otto punti in dieci gare (due vittorie, due pareggi e ben sei sconfitte) ma riesce lo stesso ad accedere ai Play off. Dal momento del licenziamento di Pino Rigoli, con la squadra all’ottavo posto, c’è stata la marcia del gambero con appena 12 punti conquistati in 13 partite ma, roba da non crederci, l’Andria, diretta rivale del Catania, ha fatto peggio con 10 punti frutto di 2 vittorie 4 pareggi e 7 sconfitte, così ha perso i due punti di vantaggio che vantava sui rossazzurri ed è rimasta a mani vuote.

Che i pugliesi non tenessero così tanto agli spareggi promozione si era capito lo scorso turno quando, passati in vantaggio al 90’ sulla Reggina, anziché buttare il pallone in tribuna, hanno consentito ai calabri di agguantare il pareggio un minuto dopo.

Per i tifosi del Catania il contentino dell’undicesimo posto e gli spareggi promozione senza i quali la stagione sarebbe stata davvero disastrosa.

Si va a Castellamare di Stabia col pronostico che pende tutto dalla parte delle “Vespe”. I campani, battuti nella gara d’esordio al Massimino, hanno rifilato al Catania la sconfitta più pesante dell’intera stagione battendolo per 4-0. La Juve Stabia durante tutto l’arco della stagione ha dimostrato di essere di gran lunga superiore al Catania avendo ottenuto sul campo 64 punti contro i 54 dei rossazzurri. È lecito dire che il Catania con l’organico che si ritrova può giocarsela con tutte le squadre, altro conto dire che in Lega Prof il Catania non è inferiore a nessuna squadra! Dieci punti in più non sono frutto del caso. Il Catania, nonostante le ultime sciagurate sconfitte esterne contro il Melfi, il Foggia e il Cosenza, è superiore rispetto agli stabiesi solo come rendimento interno (39 punti per gli etnei 38 per i campani), peccato si giochi fuori casa. Solo per rendere l’idea su 60 squadre di tutta l’intera Lega Prof soltanto 12 squadre fuori casa hanno fatto peggio del Catania.

Insomma, come a dire pronostico sulla carta chiuso, ma nel calcio non si sa mai.

È inutile illudersi, il Catania ha non più del 20% di passare il turno, visto che in caso di parità sarà promossa la squadra meglio piazzata in campionato, ma questo esiguo 20% ha il dovere di giocarselo con tutte le energie e le risorse fisiche e tecniche. Considerando l’intera Lega Prof su 60 squadre ben 21 hanno fatto sul campo meglio del Catania, la Juve Stabia è all’undicesimo posto generale. Tre squadre Cremonese, Venezia e Foggia non ci sono più, dal momento che sono state promosse, ne restano, almeno sulla carta, 18 che di sicuro non sono inferiori al Catania.

Comunque sognare non è vietato e se al Catania riuscisse l’improbabile impresa poi le cose potrebbero anche cambiare.

Per raggiungere l’obiettivo Play off era almeno necessario non perdere a Caserta, ai padroni di casa bastava un punto per essere sicuri del nono posto così è venuto fuori lo zero a zero più scontato del mondo.

Pulvirenti per la gara contro i campani ha presentato una squadra con parecchie defezioni ma, complice l’atteggiamento prudente della Casertana, il Catania non ha corso nessun rischio e la gara è stata avara d’emozioni.

Le due squadre, come avevo previsto e com’era largamente prevedibile, non si sono fatte male e grazie al Lecce che non ha voluto svendere la dignità e dare via libera all’Andria (ma l’Andria lo voleva davvero?) i rossazzurri sono riusciti ad acciuffare l’ultimo posto utile per gli spareggi.

Per la cronaca al posto dello squalificato Parisi ha giocato De Rossi, Drausio ha stretto i denti e ha recuperato dai problemi fisici, è stato confermato il giovane Manneh ed è stato riproposto Baldanzeddu, che al 67’ della ripresa ha sostituito Pozzebon.

Pareggio che salva parzialmente una stagione largamente deludente visto che nessuno poteva immaginare, dopo i 37 punti del girone d’andata, un girone di ritorno con appena 20 punti.

I tifosi etnei hanno fame di riscatto quindi il Catania ha il dovere di vincere a Castellamare per ritrovare il pubblico amico nel prosieguo degli spareggi. Almeno ha il dovere di tentarci.

Questo articolo è stato pubblicato sul giornale on-line su www.sportenjoyproject.com

Catania, 7 maggio 017

TINO LA VECCHIA per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini ilcasertano )