La Paganese, almeno in termini di risultati conseguiti, si presentava all’incontro casalingo contro il Catania con l’etichetta di squadra più in forma del campionato. Per i ragazzi di Grassadonia quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque partite con 13 punti fatti, ben 9 in più del Catania. Gli etnei, invece, battuti tre volte nelle ultime cinque gare e vittoriosi (con una buona dose di fortuna) solo nel derby di Messina (l’atro punto è venuto nello squallido pareggio interno col Taranto) in caduta libera. Per effetti dei risultati ottenuti nelle ultime cinque gare dalle due squadre si è arrivati a una svolta impossibile da ipotizzare un mese fa: con la vittoria la Paganese avrebbe, clamorosamente, scavalcato il Catania in classifica. Alla fine la Paganese ha vinto e il clamoroso si è materializzato. Le fredde cifre ci dicono che il Catania dopo i correttivi del mercato di gennaio è nettamente peggiorato. È andato via Anastasi e sono arrivati Tavares e Pozzebon, ebbene Anastasi ha segnato tre reti con la maglia del Messina tante quante ne hanno realizzate assieme Tavares e Pozzebon, altro che attacco rafforzato! Il valore di Marchese non si discute, ma nelle 19 partite del girone d’andata il Catania aveva subito soltanto 12 reti, nelle 11 gare del ritorno il Catania ha subito già 14 reti. A questo punto i conti non tornano.

La priorità del Catania, reduce da due brutte sconfitte consecutive, era quella di portare via punti dal Marcello Torre di Pagani in modo da frenare la discesa in classifica. Il Catania non c’è riuscito e non ha approfittando della sconfitta interna dell’Unicusano Fondi contro la Casertana.
La partita, sin dalle prime battute, pur mantenendosi vivace, non faceva registrare grosse emozioni, poi all’improvviso s’infiammava. Al 31’ è il Catania ad andare vicinissimo alla rete con un tiro cross di Marchese che attraversava tutta la luce della porta ma Pozzebon per un niente non arrivava alla deviazione vincente.
Un minuto dopo Pisseri salvava di piede una rete sicura e trenta secondi dopo Tavares fuggiva in contropiede, arrivava davanti a Liverani e sbagliava lo stop, evidenziando tutta la sua mediocrità e mancando una rete davvero clamorosa.
Al 35’ Pisseri compiva un errore di valutazione e mandava in angolo una palla che era fuori. Dal corner la difesa del Catania si faceva trovare piazzata male, specie Gil, Alcibiade saltava più in alto di tutti e insaccava. Così come a Lecce incassata la rete il Catania non riusciva a reagire subito. Si andava al riposo con la Paganese in vantaggio.
Alla ripresa delle ostilità il Catania si presentava in campo con un atteggiamento molto aggressivo arrivava il pareggio: un’incursione caparbia di Di Grazia in aerea provocava l’autorete di Carillo.
Al 57’ l’allenatore Pulvirenti sostituiva il nullo Tavares con Russotto. Purtroppo, fino a questo momento, le cifre dicono che il cambio di attaccanti fra Anastasi e Tavares per il Catania è stato assai sfavorevole, visto che il primo ha già segnato tre reti con la maglia del Messina mentre l’ex catanzarese non solo ha segnato solo una rete ma, ad eccezione delle prime tre gare, si è reso protagonista di prestazioni davvero scadenti.
Il nuovo entrato Russotto al 59’ confezionava una bella occasione per Pozzebon con il tiro dell’attaccante, in buona posizione, che finiva fuori. Al 61’ ancora Russotto con un delizioso assist metteva Pozzebon in condizione di segnare una rete facile ma l’attaccante, a tu per tu con Liverani, si faceva respingere il tiro. Il Catania sciupava incredibilmente il raddoppio per due volte con l’attaccante che doveva fare la differenza! Il Catania dava l’impressione di passare da un momento all’altro in vantaggio, ma il Catania sciupava e la Paganese trovava il vantaggio! Al 72’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Firenze anticipava un incerto Marchese e insaccava.
Pulvirenti mandava nella mischia anche Barisic e il Catania ci tentava. La Paganese, per nulla una squadra forte, ma una squadra vera, giocava a far passare il tempo non disdegnando qualche sortita in avanti.
Il triplice fischio sanciva la terza sconfitta consecutiva del Catania.
Alla prossima al Massimino arriverà la capolista Foggia, a questo punto meno male che per la salvezza aritmetica mancano appena cinque punti!
Purtroppo si sta materializzando un altro campionato fallimentare, anche se ancora i Play off non sono del tutto perduti e possono essere raggiunti. Sì, ma con quali prospettive?
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Catania, 20 marzo 2017
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
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