Cantine aperte 2016, l’enoturismo racconta il territorio e la tradizione

Il 28 e il 29 maggio visite guidate e degustazioni alla scoperta delle cantine di Sicilia

di Serena d’Arienzo

“I veri intenditori non bevono vino:
degustano segreti”. Se non era un intenditore, senz’altro Salvador Dalì ne era un colto appassionato. Un segreto, quello del vino, che parte dalla terra e che si esalta nelle tradizioni agricole, gastronomiche e umane di un territorio. Una storia che vale la pena di essere raccontata.

Tra le prime produttrici di vino a livello mondiale, l’Italia racconta questa storia da oltre vent’anni con “Cantine aperte”, manifestazione promossa dal Movimento Turismo del Vino che nell’edizione di quest’anno si svolgerà nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 maggio.

Un successo che si rinnova ogni anno, dando la possibilità ai winelovers di visitare le vigne e le aziende, nonché di degustare i prodotti della cucina e delle cantine locali. La voglia di vivere un’esperienza di viaggio, non solo tra i luoghi ma anche attraverso le specialità dell’enogastronomia, è una richiesta sempre più comune tra gli appassionati, tanto che il comparto dell’enoturismo, secondo i dati riportati dal Rapporto sul Turismo del Vino in Italia, ha registrato nel 2015 ben 13 milioni di arrivi in cantina e un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro. Una crescita di visite che durante l’anno trascorso ha raggiunto oltre il 30%, con un relativo aumento di fatturato per le aziende vitivinicole.

In Sicilia su circa 60 aziende associate al Movimento Turismo del Vino, 17 hanno aderito all’iniziativa “Cantine aperte”, con l’obiettivo di promuovere l’acquisto del vino direttamente in azienda e secondo una prerogativa di qualità non solo legata alla vendita ma anche alla ristorazione e all’ospitalità. Le aree dell’Isola coinvolte nella manifestazione sono quelle storiche della tradizione vinicola siciliana, quali le province di Palermo, Catania, Trapani e Siracusa che con i grandi nomi delle produzioni Nero d’Avola, Etna, Cerasuolo e Marsala attirano enoappassionati da tutto il mondo. Visite guidate, passeggiate nella natura, corsi, degustazioni, intrattenimento musicale e artistico con un unico incontrastato protagonista: il vino.

In provincia di Catania, lo storico marchio “Cantine Nicosia” apre al pubblico nella sola giornata del 29 maggio 2015 dalle 10.00 alle 18.00, nella sede di Trecastagni in Via Luigi Capuana 65. Ormai appuntamento annuale per l’azienda, l’edizione 2016 di “Cantine Aperte” prevede un folto programma per esperti, appassionati, famiglie e semplici visitatori che sceglieranno una domenica all’insegna delle tipicità del territorio, con visite guidate in cantina, ai vigneti e all’antico palmento in pietra lavica, banchi di degustazione con vini delle selezioni Fondo Filara, Vulkà Etna DOC e Hybla Cerasuolo di Vittoria Docg e Bio vegan, mini corsi di degustazione, mercatino di prodotti tipici a km 0 e persino un’area con espositori di artigianato d’autore, vintage, creazioni d’arte, musica dal vivo e opera dei pupi.

Per informazioni 095 780 9238 – 095 7806767 – info@cantinenicosia.it

Nel trapanese, apre ai visitatori un altro marchio storico, quello delle “Cantine Florio” di Marsala. Domenica 29 Maggio, in via Vincenzo Florio 1, si terranno visite guidate attraverso le storiche navate della cantina e degustazioni dei vini Corvo, Duca di Salaparuta, Florio e di cocktail realizzati a base di marsala. L’apertura al pubblico è prevista dalle ore 12.00 alle ore 20.00, con visite guidate gratuite ogni 30 minuti. Ultimo ingresso in cantina previsto per le 19.30. Per informazioni 0923781111 - info@duca.it

Nonostante i sapori del vino cambino di zona in zona, (le cantine aderenti all’iniziativa sono consultabili nel dettaglio sul sito del Movimento Turismo del Vino), in Sicilia l’enoturismo è caratterizzato ovunque da un naturale stretto rapporto con il territorio, con prospettive di crescita promettenti grazie alla lunga tradizione rappresentata dalle cantine storiche, tra cui quelle della provincia di Trapani, ad alta vocazione eno-turistica e tra le più vitali d’Europa.

I dati del Movimento Turismo del Vino Sicilia danno il quadro di una realtà capace di unire la tradizione del territorio all’innovazione del marketing del settore, attirando anche investimenti da parte di famigerati nomi del Nord, quali Zonin, Panerai e Marzotto che hanno scelto l’Isola per le favorevoli risorse economiche e climatiche.

Oltre alla produzione e al tour tra i filari e all’esperienza diretta della vendemmia, molti nomi del vino aprono le porte dei loro stabilimenti guidando i visitatori in tutte le affascinanti fasi del ciclo del vino, dalla coltivazione dei vigneti alle ricche note alcoliche nel calice.

Tuttavia, nonostante il trend sia in crescita in tutto il Paese, il Movimento Turismo del Vino ha sottolineato nei mesi scorsi la necessità di attivare politiche a vantaggio del comparto per un settore dalle grandi potenzialità, ma purtroppo ancora agli albori. Al centro dell’attenzione, l’importanza di elaborare un ‘Testo unico dell’Enoturismo’ e della formazione delle aziende per il miglioramento dell’accoglienza. Uno scenario in fermento che già guarda ai prossimi eventi in programma, come l’iniziativa “Calici di Stelle”, frutto dell’intesa tra Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, che dal 6 al 14 agosto animerà centinaia di centri storici e cantine dello stivale. Obiettivo è il raggiungimento di una più salda logica di sistema, specie a livello locale e regionale, per un settore che contribuisce sempre più alla ricchezza complessiva del Paese.